Al centro di un ideale triangolo con vertici il Monte Amiata, il mar tirreno, il lago di Bolsena, nella Maremma Toscana, Emilio Falcione nel 1990 acquista “La Busattina”, abbandonata da 5 anni, e per la maggior parte invasa dai rovi, ma in una zona incontaminata, circondata dai boschi, a 500 metri slm. Il terreno prevalentemente sabbioso originatosi dall’arenaria con rare “isole” di interstrati argillosi con rari microfossili arenacei cretacei, oligocenici, calcare pressoché assente, così come si evince dal foglio 129 della Carta Geologica d’Italia dell’Ispra
I vigneti godono di un’esposizione sud-est, con un’escursione termica giorno/notte, dovuta all’altitudine, che permette di ottenere vini profumati e minerali.
Venticinque ettari totali di cui 5 vitati, in gran parte Trebbiano Toscano, con una casa, una cantina, un trattore e qualche attrezzo. È quanto serve ad Emilio per partire e mettere in pratica la sua filosofia agricola.
Da sempre impegnato nella difesa e sviluppo della cultura dell’agricoltura biologica e biodinamica, come studente dell’istituto agrario, come ispettore di vari istituti di controllo, come organizzatore di fiere, come vignaiolo/agricoltore sente ora il bisogno di verificare sul campo tutte le sue esperienze acquisite e inizia a ristrutturare la casa, a sostituire i vigneti non recuperabili, impiantando varietà locali, come Sangiovese, Ciliegiolo, Trebbiano (Procanico), Malvasia Toscana, Ansonica, con sesti più stretti e portainnesti poco vigorosi, non avendo più, come la vecchia azienda, l’obiettivo di un’alta produttività ma esclusivamente la qualità.
Sin dai primi anni introduce degli animali in azienda tutte razze maremmane in via d’estinzione allevate allo stato brado nel bosco e nei prati dell’azienda convinto che in un’azienda biologica deve essere presente il bestiame che produca tanto letame. Ben presto anche l’agricoltura biologica, che a parere di Emilio, non riesce a far crescere l’humus dei terreni e non riesce a far alimentare le piante attraverso quest’ultimo, viene superata per la biodinamica.
Dal 1998 la Busattina è azienda biodinamica certificata Demeter.
La vendemmia è manuale e scalare, in un filare spesso ci si passa anche due o tre volte per raccogliere solo i grappoli perfettamente maturi. In cantina le fermentazioni, le vinificazioni, sono sempre intese come un processo naturale che va solamente accompagnato e mai stravolto. La fermentazione avviene spontaneamente con i lieviti naturali senza né refrigerazione né riscaldamento dei mosti.
Altra importante iniziativa che Emilio è quella dell’etichetta trasparente. Ha infatti scelto di stampigliare sulla retro-etichetta dei propri vini le informazioni su vinificazione e tecniche di vigna e di cantina.
Dopo aver accumulato varie esperienze sia come ispettore di organismi di controllo biologici e biodinamici e aver contribuito attivamente alla crescita di vari mercatini contadini, oggi Emilio è attivamente impegnato a favorire la crescita e lo sviluppo dell’Associazione dei Vignaioli Artigiani Naturali (VAN) alla quale diede vita, con un altro ristretto gruppo di amici vignaioli, una decina di anni fa e di cui oggi è coordinatore.
Il VAN nel 2016 ha redatto il primo disciplinare del vino naturale che prevede i seguenti punti salienti:
vino naturale è:
• è un vino integro e vitale perché è ottenuto da uve da agricoltura biologica o biodinamica, anche autocertificata
• è un prodotto agricolo ottenuto dal vignaiolo che ne segue direttamente tutte le fasi produttive, dalla coltivazione della vite al confezionamento nella bottiglia;
• è ottenuto solo da uve proprie, coltivate direttamente, o, se acquistate, provenienti da vigneti di produttori biologici o biodinamici dello stesso territorio (non più del 30% del totale);
• è ottenuto da fermentazioni spontanee, senza l’utilizzo di lieviti o batteri selezionati fabbricati in laboratorio;
• è ottenuto senza l’aggiunta di nessuno degli additivi o coadiuvanti enologici ammessi dal disciplinare convenzionale e anche da quello del vino biologico e biodinamico, in vinificazione, maturazione e affinamento;
• è esente da quelle manipolazioni e trattamenti fisici o chimici invasivi ammessi dai disciplinari del vino convenzionali o biologici.
• è ammessa nei vini una quantità di solfiti (anidride solforosa totale all’imbottigliamento, dichiarata dal produttore e comprovabile analiticamente) che può essere superiore a quella che si genera naturalmente nei mosti durante la fermentazione alcolica, ma è mantenuta sempre di molto inferiore a quella consentita per legge (vino convenzionale e vino biologico) ed impiegata soltanto allo scopo di consegnare intatto al consumo, negli anni, un vino prodotto con la massima naturalezza in tutte le fasi, dalla vigna alla vinificazione.
I Vini più rappresentativi della cantina:
San Martino – Bianco di Maremma IGT – Trebbiano Toscano 75%, Malvasia Toscana 20%, Ansonica 5% — Vendemmia e lavorazione in cantina manuale. Fermentazione con lieviti autoctoni sulle bucce per 5 giorni, senza controllo della temperatura in vasche di acciaio da 15/20 Hl. Affinamento per 6 mesi negli stessi contenitori sulle fecce fini, ulteriore affinamento un mese in bottiglia. Gradazione: 13,5% vol.
Ciliegiolo – Rosso di Maremma IGT – Ciliegiolo 100% — Vendemmia e lavorazione in cantina manuale. Fermentazione con lieviti autoctoni, macerazione di 30–40 giorni sulle bucce in botti di rovere senza controllo della temperatura, 2–4 rimontaggi e follature quotidiane. Affinamento 18 mesi in botti di rovere, 6 mesi in bottiglia. Gradazione: 14% vol.
Legnotorto – Rosso di Maremma IGT – Sangiovese 100% — Vendemmia e lavorazione in cantina manuale. Vinificazione: diraspa-pigiatura soffice e fermentazione con lieviti autoctoni senza controllo della temperatura. Affinamento in tini di acciaio e in barriques usate. Gradazione: 13,5% vol.
Terre Eteree – Rosso di Maremma IGT – Sangiovese 85%, Ciliegiolo 15% — Vendemmia e lavorazione in cantina manuale. Vinificazione: diraspa-pigiatura soffice e fermentazione con lieviti autoctoni senza controllo della temperatura con macerazione di 20 giorni con 2–4 rimontaggi e follature quotidiane. Affinamento 50% in acciaio, 50% in botti di rovere per 12 mesi. Ulteriori 2 mesi in bottiglia. Gradazione: 12,5% vol.
Azienda: La Busattina
Indirizzo: Loc. La Busattina San Martino sul Fiora (GR)
Telefono: 0564 607840
e‑mail: busattina@libero.it
Sito web: http://labusattina.blogspot.com/
Certificazioni: biodinamica Demeter dal 1998
Proprietario: Emilio Falcione e Elisabetta Funghi
Superficie coltivata a vigneto: 4,5 ettari